Sito di Mario Di Pietro
Introduzione
Reazioni
di ansia e di paura sono condizioni emotive molto diffuse sia nei bambini
che negli adolescenti. Si tratta di esperienze universali, riscontrabili
in varie culture, aventi carattere perlopiù transitorio, ma che talvolta
possono evolvere in un vero e proprio disturbo psicologico. Durante la crescita,
fantasia ed immaginazione assumono un ruolo sempre più importante
nelle genesi e nel mantenimento delle paure infantili, soprattutto a causa
di una più complessa strutturazione del pensiero del bambino e quindi
di una maggiore capacita di anticipare conseguenze future. Proprio con
questo tipo di paure, mediate da variabili cognitive, la terapia comportamentale
razionale emotiva (REBT) trova il suo ambito privilegiato di applicazione.
Alcuni teorici preferiscono denominare ansia questo tipo di paure, in
quanto la reazione emotiva e caratterizzata da un'eccessiva apprensione
verso le possibili conseguenze, piuttosto che verso l'evento
di per se. Poiché questa distinzione non e unanimemente condivisa,
in questo articolo verrà usato il termine paura in modo indifferenziato,
includendo cioè sia le paure in senso stretto che le manifestazioni
specifiche di ansia.
La REBT fa suo il punto di vista psicosituazionale
secondo cui un bambino può manifestare
un comportamento disturbato solo nel contesto di una situazione disturbata.
Si tratta di situazioni che, oltre ad offrire contingenze di rinforzo
inadeguate, favoriscono l'apprendimento nel bambino di convinzioni,
inferenze e valutazioni elicitanti manifestazioni emotive disturbate.
Sono stati individuati tre principali stili educativi favorenti l 'acquisizione
delle più comuni paure infantili.
Stile
ipercritico. E caratterizzato da un'elevata frequenza di critiche
rivolte al bambino sotto forma di rimproveri oppure manifestando biasimo
nei suoi confronti, svalutandolo e mettendolo in ridicolo. Gli adulti
che adottano questo stile educativo, difficilmente notano i comportamenti
adeguati del bambino, mentre sono sempre pronti ad evidenziare i suoi
errori. Ciò determina nel bambino paura di sbagliare, di essere
disapprovato, bassa stima di sé.
Stile
perfezionistico. E uno stile educativo sostenuto dalla convinzione che
il bambino deve riuscire bene in tutto ciò che fa e che il suo valore
(e quello dei suoi genitori) e determinato dal successo che ottiene in
varie attività. Nel bambino viene cosi modellato un atteggiamento
perfezionistico, che lo porta a temere in modo eccessivo la disapprovazione
e la critica qualora non riesca bene in ciò che fa. I bambini educati
con questo stile, diventano molto ansiosi quando si cimentano in qualcosa
di impegnativo (compiti in classe, esami, gare ecc.) e ritengono di valere
qualcosa, solo se riescono bene ed ottengono l'approvazione altrui.
Le manifestazioni più frequenti di paura sono, in questo caso, l'ansia
scolastica e l'ansia sociale.
Stile
iperansioso-iperprotettivo. Si manifesta in genitori che si preoccupano
eccessivamente dell'incolumità fisica del bambino e tendono a proteggere
in continuazione il figlio da ogni minima frustrazione.
Nel bambino vengono quindi modellate timidezza e paura trasmettendogli soprattutto queste idee:
i
pericoli sono dappertutto e bisogna stare continuamente all'erta;
se
qualcosa è spiacevole o frustrante bisogna evitarlo ad ogni costo;
se
accadesse qualcosa di brutto sarebbe terribile;
se
qualcosa va storto non si può fare a meno di rimanere sconvolti;
per
sopravvivere bisogna assolutamente avere la certezza che le cose vadano
bene
Le manifestazioni più frequenti di paura riguardano in questo caso
animali, il buio, attività motorie (saltare, tuffarsi, pattinare
ecc.), persone sconosciute, ladri.
Ellis distingue le paure infantili in
due categorie principali: la paura di eventi esterni e la paura delle
proprie inadeguatezze (ansia d'esame, ansia sociale ecc.). Viene così differenziata
la paura di subire un danno fisico dalla paura di subire un danno di
tipo socio-affettivo. In entrambi i casi le fasi cognitive che conducono
alla paura sono costituite da questi tre tipi di cognizioni
Qualcosa di brutto potrebbe accadere;
Se
succede sarà orrendo e catastrofico;
Siccome
sarà orrendo, allora devo preoccuparmene e pensarci in continuazione.
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