Sito di Mario Di Pietro
I temi dello star bene con se stessi e con gli altri, sia a scuola che nell'ambiente extra-scolastico fanno da sfondo a vari progetti ed interventi di prevenzione del disagio giovanile. Il programma di Educazione Razionale Emotiva (ERE) si colloca all'interno di tale prospettiva. L'ERE è l'estensione in ambito educativo di una teoria psicologica, la Terapia Razionale Emotiva di A. Ellis, meglio conosciuta con l'acronimo RET (dall'inglese Rational-Emotive Therapy). L'assunto di base della RET sostiene che le nostre emozioni derivano non tanto da ciò che ci accade, ma dal modo in cui interpretiamo e valutiamo tali avvenimenti. I problemi emotivi risultano quindi da errori nel modo di pensare riguardo a determinati eventi, non dagli eventi di per sé.
Gli scopi principali di un programma di Educazione Razionale Emotiva sono
i seguenti:
portare alla creazione di esperienze di apprendimento attraverso le quali l'alunno
acquisti la consapevolezza dei propri stati emotivi e dei meccanismi cognitivi
che li influenzano;
coinvolgere l'alunno nell'applicazione di queste conoscenze per arrivare alla
soluzione dei problemi e difficoltà quotidiane.
Rilevanza delle problematiche emotive nella classe
La relazione alunno-insegnante nella gestione della classe
Pensare bene per sentirsi bene
Guidare il bambino alla scoperta delle emozioni
Sintonizzarsi sul dialogo interno
Rapporto tra pensieri ed emozioni
Parlare a se stessi in modo razionale
Fronteggiare compiti sgradevoli ed attività impegnative
Aumentare la tolleranza alla frustrazione
Come reagire alle provocazioni e alle offese
Superare ansia e paure
Imparare a cooperare anziché competere