Sito di Mario Di Pietro
Uno dei più importati studiosi della depressione è lo psichiatra statunitense Aaron Beck, che è anche stato uno dei principali fondatori della prospettiva cognitivo-comportamentale in psicoterapia. Quella che segue è una descrizione, basata sui contributi di Aaron Beck, dei principali modi di pensare che caratterizzano la depressione.
Quando ti accorgi di sentirti depresso prova a ripensare a ciò che ha scatenato o incrementato questo tuo stato d’animo. Potrebbe trattarsi di pensieri riguardanti qualcosa che è accaduto di recente o può essere qualche pensiero riguardante eventi passati. In ogni caso, con molta probabilità tali pensieri avranno uno o più di questi contenuti:
Opinione negativa di se stessi.
Questo spesso deriva dal fatto che chi è affetto da depressione spesso si mette a confronto con altre persone che sembrano più attraenti, che hanno più successo, o che appaiono più intelligenti. Una persona può ricordare con facilità episodi in cui gli altri hanno dato l'impressione di non apprezzarla o di non gradirla. Poi arrivare a considerarsi un individuo senza valore, uno che è di peso agli altri e concludere che gli amici o i parenti starebbero meglio senza di lui. E questo non farà che accentuare la depressione.
Autocritica e autocondanna.
Si verifica quando un individuo focalizza tutta la tua attenzione sui tuoi presunti errori. Ad esempio, ti biasimi per non aver fatto un certo lavoro bene come pensavi che dovesse essere fatto. Oppure ti biasimi r ti condanni per aver detto una cosa sbagliata, o per aver provocato qualche inconveniente a qualcuno. Quando le cose vanno male è probabile che tu pensi che è esclusivamente colpa tua. A volte anche se si verifica un evento felice, potrai continuare a star male in quanto penserai "Non me lo merito, non valgo niente". A causa della bassa opinione di sé, chi soffre di depressione tenderà ad esigere da se stesso cose eccessive, può, ad esempio, pretendere di essere perfetto in qualsiasi cosa si accinga a fare. Un pensiero tipico può essere "Dovevo fare meglio".
Interpretazione negativa degli eventi
Chi soffre di depressione può reagire frequentemente in modo negativo in situazioni che prima, quando non soffriva di depressione, lo lasciavano indifferente. Cosi se ad esempio ti capita di macchiarti i pantaloni potrai pensare "Mi va tutto storto". O se ti capita di spendere più denaro del previsto potrai sentirti abbattuto come se avessi perso una somma notevole. Può capitarti di notare disapprovazione verso di tè nei comportamenti di altre persone o ritenere che gli altri stiano pensando male di te anche se in realtà si stanno comportando in modo amichevole.
Aspettative negative riguardo al futuro.
Alla persona affetta da depressione capita spesso di convincersi che non ce la farà mai a superare i suoi sentimenti di profonda tristezza e che i propri problemi dureranno per sempre. Può anche accadere di fare delle anticipazioni negative quando si tenta di svolgere una determinata attività, assumendo pensieri del tipo: "sono sicuro che non ce la farò".
L'individuo depresso tende a rassegnarsi all'infelicità, considerandola inevitabile e tenderà quindi a ripetersi che è inutile cercare di fare andare meglio le cose.
Ingigantimento delle difficoltà e delle responsabilità.
Malgrado molte delle sue attività rimangano le stesse, l’individuo sofferente di depressione potrà cominciare a pensare di non riuscire più a portare avanti certi impegni. Alla persona depressa può anche capitare di rinunciare a qualsiasi svago per poter far fronte a ciò che viene percepito come una serie di impegni insormontabili. Possono perfino essere percepiti segnali fisici di tensione che di solito accompagnano tali pensieri: nausea, affanno, mal di testa.
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